Introduzione


L' ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento delle lave acide (ricche in silice), molto viscose, in genere di tipo riolitico. Si genera così un materiale duro, fragile e che si frattura creando bordi estremamente taglienti. Il colore dell’ossidiana è in genere il nero, ma essa può presentare anche altre colorazioni (giallo, rosso, marrone verdastro) a seconda delle impurità presenti.

Il nome ossidiana deriva da un certo Obsius o Obsidius che, secondo il naturalista romano Plinio il Vecchio (I sec. d.C.), avrebbe scoperto la roccia durante un suo viaggio in Etiopia.

L’ossidiana è un materiale relativamente instabile dal punto di vista geologico.

E’ raro trovare pezzi di ossidiana più vecchi di 20 milioni di anni perché, nell’arco del tempo, l’ossidiana tende a trasformarsi da vetro vulcanico a semplice roccia in un processo noto come “devetrificazione”: in questa fase le molecole di silicio pian piano si riorganizzano in una struttura cristallina, facendo perdere le peculiari proprietà.

Dove si trova?

I giacimenti di ossidiana si trovano ovunque ci sono state manifestazioni vulcaniche: Stati Uniti, Messico, Ecuador, Grecia, Armenia, Turchia, Nuova Zelanda, Islanda, Kenya, Russia, Giappone, Indonesia. In Italia, i principali centri di estrazione dell' ossidiana sono quelli che hanno vissuto eruzioni vulcaniche riolitiche (ad alto contenuto di silicio) come Lipari (Sicilia), Pantelleria (Sicilia) e il Massiccio del Monte Arci in provincia di Oristano (Sardegna). Quello di Arci è il più grande giacimento di ossidiana di tutto il Mar Mediterraneo.

Proprietà


  • Composizione chimica: Silicatica
  • Struttura: amorfo
  • Tessitura: amorfo
  • Formula chimica: SiO 2
  • Durezza (Mohs): 5-5.5
  • Densità: 2.3-2.65 g/cm 3

Usi


La maggior parte dell' ossidiana viene utilizzata per fabbricare la lana di roccia, una sorta di vetro in fibre sottilissime ottenuto dalla sua fusione a 1300 °C.

Ma l' ossidiana viene anche usata come pietra ornamentale o come gemma e, grazie alle superfici affilatissime che è possibile ottenere, di qualità superiore all' acciaio, viene impiegata per realizzare lame di bisturi per la microchirurgia e la cardiochirurgia.

Ossidiana Nera Levigata

 

Curiosità


Presso gli indiani d’America l’ossidiana era chiamata “Lacrima di Apache” poiché, secondo una leggenda, le lacrime versate dalle donne apache per i loro guerrieri morti in battaglia si trasformavano in gocce di ossidiana e chiunque ne possedesse un frammento non avrebbe più pianto.

Lo storico greco Erodoto (V sec. a.C.), nel II libro delle Storie, riferisce che in Egitto gli specialisti imbalsamatori, prima di procedere alla mummificazione dei corpi dei defunti, estraevano le viscere impiegando una pietra etiopica affilata. L’ ossidiana viene citata anche dal filosofo Teofrasto, allievo di Aristotele, che, nel suo trattato geologico sulle rocce del IV secolo a.C., menziona una roccia nera e densa proveniente dall’isola di Lipari. Il primo impiego noto dell’ossidiana come strumento da taglio risale a circa 700.000 anni fa, ma per trovare abbondanza di reperti da taglio è necessario spostarsi in siti neolitici.

Molti popoli antichi (Egizi, Assiri, Babilonesi, Maya, Aztechi, Incas, ecc.) usarono l’ossidiana per costruire punte di lancia, punte di frecce, specchi, utensili vari da taglio nonché oggetti ornamentali.
Ciondolo Ossidiana Nera

Angolo Metafisico


Nel mondo metafisico si crede che l'ossidiana sia una pietra protettiva e dia protezione contro la negatività. Assorbirebbe le energie negative dall'ambiente ed aiuterebbe ad eliminare lo stress e la tensione mentale.